Manifesto
La Pattuglia dell’Alba è un collettivo di gregari senza capitano.
Siamo persone normali che pedalano oltre i propri limiti. Cerchiamo l’ultra per scoprire emozioni mai provate.
Siamo le chimere Jorge Drexler; siamo:
Pescatori di sogni,
degustatori di aurore, tutto ciò che abbiamo è il nostro impegno.
E le nostre macchine dei sogni: le biciclette.
Abbiamo alcune convinzioni — poche — di cui siamo molto convinti.
Crediamo che certe bellezze sono riservate a si alza presto. L’alba è il momento in cui tutto ritorna possibile.
Crediamo che la bellezza sia più bella quando viene meritata.
Crediamo nei sogni e nella fatica che serve per a raggiungerli — o, per lo meno, ad avvicinarvisi.
Crediamo nel non prendersi troppo sul serio e nel rifuggire i musi lunghi. Vediamo la borraccia mezza piena, per partito preso.
Crediamo nella gentilezza: nell’aiutare chi è fermo sul ciglio della strada, nella cortesia di chi riempie una borraccia di acqua fresca e e, con cura, poi la asciuga.
Crediamo nella condivisione, più che nella competizione. Quest’ultima la riserviamo a noi stessi.
Crediamo nella compagnia e nella convivialità. Infatti, abbiamo molti compagni sconosciuti: La fornaia che offre la focaccia calda alle cinque del mattino e il capotreno che ci lascia caricare le bici intere sul vagone in cambio di un occhiolino. C’è Felice Benuzzi, che ispira le nostre “fughe provvisorie” raccontando la sua evasione sul Monte Kenya, e Italo Calvino, che nel descrivere la leggerezza ci fa sentire baroni rampanti.
Crediamo nell’ultra-normalità. Che, come scriveva Camus, “le grandi opere si nascondono alla svolta di una strada o alla bussola di una trattoria.”
Crediamo che di Ulisse abbiamo tutti un granello. Che, con po’ di immaginazione, il senso di avventura si scopra anche nelle strade di casa. Che dietro le scuse quotidiane si nascondano piccole-grandi imprese.
Crediamo che la bicicletta sia la macchina dei sogni; nell’universale senso di libertà che si prova nell’alzarsi sui pedali, nel brivido che si prova nel tenersi in equilibrio — come se fosse la prima volta. Crediamo nel continuare a pedalare anche quando sembra irragionevole, perdendosi nel desiderio di viaggiare.
Per questo, ci auguriamo che la strada sia lunga. Per questo, pedaliamo, raccontiamo, e condividiamo. Perché il presente è tutto ciò che abbiamo.

